News 15.11.23
Giro-E experience, la Corsa Rosa in e-road

Cos’è il Giro-E? Recensione dell’evento 2023 e racconto dell’esperienza personale nelle due tappe con arrivo a Crans Montana in Svizzera e Cassano Magnago (VA)

Il Giro-E, al quale si partecipa utilizzando solo ed esclusivamente bici da strada a pedalata assistita, è un evento cicloturistico inserito nel calendario della Federazione Ciclistica Italiana, organizzato da RCS Sport durante il Giro d’Italia. Si corre sulle stesse strade e nelle stesse date; ha come scopo quello di far vivere a tutti gli appassionati della bicicletta, amatori, agonisti o ex professionisti, l’esperienza di percorrere nelle stesse giornate il fascino unico del Giro d'Italia. Una corsa (in e-road) nella corsa! 

Partenza, arrivo e formula del Giro-E

Quale tifoso o amante del ciclismo non ha mai sognato di pedalare tra ali di folla sulle strade del Giro d'Italia percorrendo lo stesso tracciato, in questo caso solo un po' più corto, della tappa dei professionisti? Ebbene si, col Giro-E tutto ciò è possibile, cambia solamente la località di partenza.

 

Dopo l'esordio in punta di piedi nel 2019 l'evento è andato ad ampliarsi in modo esponenziale fino ai giorni nostri – anche grazie all'esplosione del fenomeno e-bike di questi ultimi due anni - registrando nell'edizione 2023 ben diciassette Team ufficiali che si sono dati battaglia fino allo spettacolare traguardo di Roma Capitale. In tutto sono state corse 20 tappe con un chilometraggio giornaliero che, a secondo dell'itinerario, variava dai 70 ai 100 km.

 

Per regolamento – supervisionato e fatto rispettare meticolosamente alla lettera dai giudici di gara della FCI (Federazione Ciclistica Italiana) - ogni frazione dev’essere percorsa in gruppo compatto a eccezione di alcuni tratti dove, tutti i partecipanti, affronteranno prove di regolarità e prove speciali cronometrate con la propria squadra di appartenenza. Nelle fasi finali i capitani dei Team sono impegnati nella prova sprint fino al traguardo. L’arrivo di tappa è previsto almeno un’ora prima dei “prof” sullo stesso traguardo e, cosa molto emozionante, sotto lo stesso striscione del fotofinish del Giro d’Italia. Infine per la gioia degli ospiti e per fare respirare ancor più l'adrenalina dell'evento, il Giro-E si avvale di un’area hospitality riservata dove - proprio come dei VIPS – si può accedere e assistere con un pass dedicato all’arrivo della tappa dei professionisti in totale libertà, godendo di tutti i comfort e i servizi a disposizione.

Cambiobike al Giro-E

Essendo presente ai nastri di partenza con un Team ufficiale capitanato dall'ex professionista Manuel Belletti e da cinque ospiti che si alternavano a ogni tappa, Cambiobike si è difeso con onore concludendo sul podio di Roma in maglia arancio (leader delle prove speciali) al primo posto assoluto nella classifica di categoria.

 

Venti tappe corse su e giù dallo “stivale” sono servite a Cambiobike – se mai ce ne fosse stato bisogno - per farsi conoscere dal grande pubblico di appassionati presente quotidianamente sulle strade del Giro. E' stato un viaggio ricco di emozioni, di fatica, di gioie, di paesaggi, di sole, di freddo e di tanta pioggia, soprattutto nelle prime due settimane. Io, personalmente, ho partecipato a un paio di stage consecutivi. Venerdì 19 maggio nell'unica tappa al di fuori dei confini italiani da Verbier a Crans Montana in Svizzera - 63,3 km con ben 1.800 metri di dislivello positivo spalmato su due salite e una lunga discesa resa molto impegnativa dal freddo in quota (i 2.174 mt slm della Croix de Coeur), dalla strada sconnessa e bagnata dal disgelo della neve fino in fondo nel Cantone Vallese.

 

L'arrivo, posto nella rinomata località turistica elvetica di Crans Montana, ha avuto un fascino tutto particolare tipico delle salite del Giro d'Italia con il pubblico assiepato ai bordi della strada ad incitare e spingere a gran voce i corridori verso il tanto sospirato traguardo. Stesso scenario e stesse emozioni quelle che si sono presentate il giorno dopo sabato 20 maggio a Stresa - ridente cittadina sul lago Maggiore in provincia di Verbania – a Cassano Magnago in provincia di Varese, terra di grandi campioni del passato come Vladimiro Panizza e Ivan Basso. Pochissimo dislivello, circa 350 metri su un totale di 55 km, pioggia fredda e battente dall'inizio alla fine e identica cornice di pubblico a fare da contorno alla carovana della corsa in bicicletta più bella ed appassionante del mondo: il Giro d'Italia!

 

Non chiedetemi se lo rifarei perché la risposta è scontata

Certo e senza esitazioni, se fosse possibile anche per più giorni, per più tappe, magari tutto dall'inizio alla fine e magari sempre con l'organizzatissima squadra che ha messo in pista Cambiobike. Staff efficiente, personale disponibile e capace, assistenza premurosa e continua prima-durante-dopo la corsa, bici al top (in dotazione avevamo la Basso Volta con motore Polini E-P3, un garanzia); cosa pretendere di meglio?

 

Per il sottoscritto questa è stata la terza esperienza al Giro-E, avendolo già corso in precedenza due edizioni nel 2020 e nel 2021 con un altro Team. Ogni anno che passa l'asticella si alza sempre di più, la macchina organizzativa è ormai ben rodata e RCS Sport non fatica di certo a raccogliere sponsor di prim'ordine e consensi dai media maggiormente accreditati. Se avrete come me la fortuna di parteciparvi godetevi tutto ciò che riguarda la Corsa Rosa, divertitevi, prendetela come una vacanza in e-road lunga tre settimane. Vi garantisco che il Giro-E farà scoprire a voi ciclisti le bellezze dell'Italia vista dalle due ruote a pedali in un contesto unico ed appassionante; provare per credere.

 

 

 

Articolo a cura di
Roberto Zanetti