Può un motore diventare un elemento gestibile della nostra e-bike? Assolutamente si, attraverso lo smart system di Bosch possiamo personalizzare tutti i suoi parametri
I motori per e-bike sono un tema che ogni ciclista dovrebbe almeno un po’ conoscere, perché molta della nostra esperienza di guida dipende proprio da loro. Il nuovo smart system di Bosch si concentra su questo aspetto, rendendo più divertenti le uscite in e-bike e cucendo le potenzialità del motore sulle nostre esigenze.
Uno sviluppo continuo
Lo sviluppo dei motori per e-bike continua ad essere trainato dai più importanti stakeholder di settore tra i quali non manca ovviamente Bosch. Il suo nuovo sistema intelligente di gestione dell’e-bike rappresenta un passo in avanti nell’evoluzione di questo veicolo e del modo in cui l’utente è in grado di viverlo. Le novità che vedremo incidono in termini di performance, fluidità d’uso e rendimento, riflettendosi quindi direttamente sulla frequenza di utilizzo, nonché su aspetti non meno trascurabili quali ad esempio la sicurezza.

Il Performance Line CX 2020, principali novità tecniche
Le drive unit compatibili con lo smart system di Bosch sono diverse (tra cui anche il nuovo motore Race in versione limitata), ma la più diffusa è probabilmente Performance Line CX di cui abbiamo avuto modo di parlare nelle due recensioni per i modelli Riese&Muller Charger Vario e Delite.
La 2020 è l’ultima versione rilasciata, successiva alla prima uscita del motore nell’ormai lontano 2014. I miglioramenti tecnici sono piuttosto evidenti e sostanziali: scatola in magnesio che permette di ridurre del 25% il peso, attestando quest’ultimo ad un ottimo 2,9 kg; riduzione dell’ingombro del 50%, assistenza fino al 350% in modalità Turbo e utilizzo di una corona tradizionale più ampia.
L’ impressione relativa al motore infatti fu per entrambe le R&M ottima fin da subito, con una maggior predilezione nei confronti della eMTB, ma solamente perché il PL CX sembrava rendere meglio in contesto off-road. Con il nuovo smart system però viene rimesso tutto in discussione: le opzioni offerte da questo sistema offrono una gestione a 360° della bici e permettono di configurarla a seconda delle proprie esigenze.

Lo smart system
Vediamo quindi in cosa consiste il nuovo smart system di Bosch. Le modalità di assistenza sono innanzitutto aumentate (ricordiamo la Race, la Cargo e la Auto) ma diventano pressoché infinite se siamo noi a settarle con la parametrizzazione.
Tra le varie novità la parte più interessante è proprio la customizzazione delle funzioni che rendono il motore un elemento dinamico programmabile dall’utente. Tutto comincia con l'app dedicata “eBike Flow”, a cui possiamo connetterci attraverso lo smartphone o il display Kiox di Bosch.
Su Flow abbiamo diverse possibilità di configurazione, le più importanti riguardano l’assistenza, la dinamica, la velocità e la coppia.
La più importante tra le quattro è forse la prima: tramite il nuovo sistema Bosch possiamo infatti aumentarla o ridurla fino a 5 volte influendo con ogni scatto del 10% (in negativo o in positivo).
Poi abbiamo la cosiddetta Dinamica, ossia la reattività del motore al primo impulso di pedalata, molto preziosa per chi comincia ad avere una buona esperienza di guida e anch’essa programmabile tramite una scala simile a quella dell’assistenza.
Infine, per chi vuole affinare ulteriormente le sue uscite, è possibile gestire la coppia (di cui parleremo meglio in un prossimo articolo) e la velocità massima. Quest’ultima è ovviamente limitata a 25 km/h e quindi si può solo abbassare. Non è però da sottovalutare come opzione: combinando bene la potenza di assistenza e livello di dinamica possiamo abbassare la velocità massima in PAS, concentrando gli sforzi della bici solo in alcuni punti e momenti del nostro percorso. Tutto ciò ci permetterà di avere un risparmio in termini energetici e un migliore comfort di guida, utile sia in urbano che off-road.

Va ricordata inoltre anche la funzione lock disponibile con questo sistema, un deterrente ai furti e soprattutto alla rivendita sul mercato nero. Si tratta di un lucchetto virtuale che utilizza l’app come chiave della bici: al primo collegamento il nostro veicolo viene riconosciuto e registrato e ogni volta che ci allontaniamo o siamo scollegati il motore smette di funzionare. Possiamo ovviamente disattivarlo se necessario, così da poter guidare la bici anche senza smartphone acceso.

Come detto precedentemente lo smart system si può collegare a diverse drive unit di Bosch e allinea così il produttore tedesco a questo innovativo modo di concepire la pedalata assistita. Altre case contemplano l’uso di funzioni simili, ma il sistema proposto da Bosch è sicuramente uno dei più ricchi in termini di configurabilità.
Se siete in procinto di scegliere una bici elettrica dovete sicuramente considerare modelli che montano motori come il Performance Line CX associato allo smart system, un upgrade che incarna perfettamente le attuali potenzialità offerte dal settore e vi garantirà un utilizzo più efficiente (e divertente) della vostra e-bike.