Regolare l’altezza della sella
Ci sono due metodi che, se incrociati, ti permetteranno di regolare in maniera ottimale l’altezza della tua sella. Scopriamoli insieme!

Esiste un esame biomedico capace di calcolare al millimetro l’esatta altezza di una sella e, se hai voglia di tirare fuori la calcolatrice, c’è anche una formula che permette di ottenere più o meno lo stesso risultato: Altezza cavallo x 0,885= altezza sella “asse guarnitura-incavo sella”. Esistono però altri modi, sicuramente meno costosi e più pratici, per riuscire a regolarla.
La giusta altezza della sella è quella che ti permette di avere una corretta postura e una pedalata facile e fluida, evitando di faticare più del dovuto ed avere poi fastidiosi dolori al corpo. Per sentirsi bene in sella sarà necessario fare qualche prova ed aggiustare il tiro ogni qualvolta fosse necessario.

Regolazione dell’altezza della sella incrociata
L’inclinazione della sella è un fattore importante: questa deve essere per gli uomini totalmente orizzontale mentre per le donne è meglio che sia inclinata leggermente in avanti. In e-mtb, alcuni biker abbassano di 1 o 2 gradi leggermente la punta: questa posizione sulle salite ripide è più efficiente e in pianura o nelle lunghe distanze non compromette le prestazioni. Una sella troppo bassa o con la punta più alta può causare seri problemi fisici, quindi fai attenzione a non prendere la questione sottogamba.

Regolazione dell’arretramento e avanzamento della sella
Abbiamo regolato l’altezza, abbiamo regolato l’inclinazione, ora ci manca di regolare l’avanzamento o arretramento della sella, ovvero la posizione della sella in senso longitudinale alla bicicletta sulla base dello scorrimento del telaio della sella sul carrello del tubo sella. Puoi fare questa misurazione possiamo usare un filo a piombo: con la pedivella in posizione anteriore e in orizzontale e seduto sulla bici, usa il filo di piombo per allineare il ginocchio con l’asse del pedale.
La perpendicolarità tra ginocchio e asse del pedale può essere una prima misurazione ma sarebbe meglio metterla sempre in relazione al soggetto e alla sua conformità fisica, al telaio, alle pedivelle, alla disciplina praticata e tante altre variabili.
In generale, oggi c’è questa tendenza ad avanzare un po’ di più la sella rispetto al passato, un po’ per compensare quelle geometrie dei telai un po’ datati con il piantone poco verticale, un po’ per i suoi vantaggi intrinsechi come può essere la spinta maggiore e più efficace della gamba sul pedale, soprattutto nei tratti di salita. Se però si esagera con le regolazioni, si andranno incontro a problematiche alle articolazioni del ginocchio e del muscolo quadricipite nel caso l’avanzamento sia eccessivo o dolori alla schiena e affaticamento dei muscoli posteriori della gamba nel caso di troppo arretramento.