Come proteggere dai furti la propria e-bike
Preoccupati per la vostra e-bike? Fortunatamente esistono diversi sistemi di difesa, alcuni come vedremo efficaci al 100%.

Avete appena comprato una nuova e-bike e siete preoccupati che ve la rubino? Comprensibile, una bella bici elettrica può fare gola a molti ladri ed è giusto pensare per tempo a come proteggerla. Fortunatamente esistono diversi sistemi di difesa, alcuni come vedremo efficaci al 100%.
Il problema dei furti
I furti spaventano la maggior parte dei ciclisti che usano la bici in città, soprattutto quelli che possiedono una e-bike. I modelli elettrici infatti finiscono più di frequente nel mirino dei ladri visto il loro valore intrinseco e quello della batteria che ospitano.
E’ perciò assolutamente necessario proteggerle in modo più efficace rispetto alle bici tradizionali, non solo per tutelare il proprio bene, ma anche per difendere la diffusione del ciclismo urbano in generale.
I sistemi di difesa possono essere divisi in due grandi categorie, quelli preventivi e quelli curativi. I primi evitano che la bici venga rubata, i secondi permettono che venga recuperata o sostituita con una uguale. Se si dovesse scegliere, di sicuro è meglio fare in modo che il furto non vada a buon fine: cercare una bici rubata è una spesa in termini di tempo, denaro e nervoso.
In questo articolo vedremo i principali metodi appartenenti ad entrambe le categorie, ossia assicurazioni, antifurti e sistemi di tracciamento.

Il primo passo
Se utilizzate la vostra bici in città o se la legate spesso a rastrelliere pubbliche, il primo passo è quello di imparare a parcheggiarla correttamente (vi rimandiamo al nostro precedente articolo sull’argomento). Per un buon parcheggio serve un buon antifurto, un acquisto di cui non dovete trascurarne l’importanza e che dovete fare subito dopo quello della bici.
Come vedremo si tratta di un passaggio cruciale sotto vari punti di vista perché, tra le altre cose, rende valida l’eventuale assicurazione furto che avete stipulato. Ma andiamo con ordine.
Assicurazioni
Partiamo proprio da lei, l’assicurazione, ad oggi il metodo più infallibile per proteggere la nostra e-bike dai furti. Stipularla è semplice e ne esistono di diversi tipi, con più o meno opzioni a seconda del caso, qui su Cambiobike potete scegliere quella a voi più adatta. I costi possono variare ma si tratta di una spesa che soprattutto i biker cittadini dovrebbero mettere in conto. Nessun altro sistema vi da una simile sicurezza, nemmeno un garage al chiuso. Tenete inoltre presente che guidare una bici assicurata può fare veramente la differenza in termini di serenità d’animo, cosa che di solito si traduce in un maggiore utilizzo del veicolo. Attenzione però, la polizza non vi esonera dall’usare un antifurto, anzi, ne è la prerogativa. Le assicurazioni rimborsano se c’è stato un vero furto, verificabile dalla rottura del dispositivo che bisogna mettere ogni volta che si parcheggia. Senza questa precauzione le truffe si moltiplicherebbero esponenzialmente e troppe persone tenderebbero a lasciare la bici praticamente incustodita.
Antifurti
Di antifurti ne esistono fondamentalmente di quattro tipi: a catena, a snodo, a corda e a lucchetto (U-lock). A parità di grado di sicurezza (vedremo tra poco cos’è) non ce n’è uno migliore in assoluto, quello che conta è che sia comodo all'uso e adatto alla geometria della vostra bici.
Quelli a corda sono estremamente leggeri e versatili, si adattano perfettamente ad ogni telaio e ottimizzano tutta la loro superficie; per contro però sono più costosi e non raggiungono gradi di protezione molto elevati.
L’universo di questi dispositivi è enorme, ci sono davvero tante soluzioni, alcune anche poco ortodosse e quasi divertenti. Una di queste è SkunkLock, un antifurto che rilascia un terribile fetore quando si tenta di forzarlo, o PentaLock, un sistema progettato con la consulenza di un ex ladro che rende inutilizzabile la bici rubata. Oppure c’è la pratica dell’ “uglyfication”, rendere cioè poco attraente la propria bici per non indurre i ladri in tentazione.
Ma la cosa importante è il livello di protezione che il dispositivo offre. Non tutti lo sanno ma gli antifurti sono classificati in base ad una scala di sicurezza che va da 0 a 15 e che ovviamente definisce la loro resistenza fisica. Ricordiamoci che il fattore tempo è un parametro decisivo, i ladri ne hanno poco e se vedono che le cose cominciano a tirare per le lunghe alla fine è molto probabile che rinuncino al colpo.

Le assicurazioni solitamente esigono che la bici venga protetta con un antifurto di grado almeno 10 e certe volte anche di marche ben precise.
Scegliete senza troppi indugi quello che più si adatta alla vostra vita ciclistica, verificando sempre se nella confezione è indicato il livello di sicurezza. Sarebbe bene non scendere mai sotto l’8, ma bisogna tenere conto del peso che aggiunge e della sua portabilità.
Sistemi di tracciamento
I sistemi di tracciamento possono essere di tanti tipi e fondamentalmente permettono di rintracciare il proprio veicolo dopo che è stato rubato. La marchiatura del telaio è uno di questi metodi, in quanto permette di risalire al proprietario ed evitare che la bici venga commercializzata illegalmente. Sistemi ancora più innovativi sono quelli basati su marchiatura e congiunta registrazione ad una blockchain, ma non sono molto diffusi.
Quelli più famosi però sono sicuramente i sistemi GPS che, nel caso delle bici, consistono in piccoli dispositivi da occultare all’interno del telaio che permettono di essere localizzati. Molte e-bike possiedono nativamente questa funzione ma è piuttosto semplice aggiungerla in un secondo tempo. Tuttavia la copertura non è sempre infallibile e il dispositivo GPS può essere scoperto dal ladro se questo è sufficientemente esperto.
Un altro sistema di tracciamento è tanto banale quanto efficace ed è basato sull’utilizzo di internet. Divulgare la foto della bici rubata può in moltissimi casi aiutare a ritrovarla. A Bologna esiste un sito, il Bologna Bike Watch, che funziona come un database di bici rubate, in cui tra l’altro vengono dati ottimi consigli per la prevenzione dai furti. Informatevi se anche nella vostra città esiste qualcosa di simile (controllate su Facebook).

Sommando ognuno di questi sistemi possiamo raggiungere un margine di sicurezza pressoché assoluto per proteggere la nostra bici. Ciò è particolarmente utile nel caso delle e-bike, più soggette a tentativi di furto ma anche più pesanti ed equipaggiate tecnologicamente per difendersi.
Fondamentale però è sempre la denuncia da sporgere alla forze dell’ordine, che servirà anche a depotenziare il mercato nero del ciclismo.