Guida
29.08.22

Brooklyn: recensione alla leggerissima e-bike firmata Coboc

Recensione e test drive della bicicletta elettrica Brooklyn di Coboc

Brooklyn: recensione alla leggerissima e-bike firmata Coboc

Testata nel morfologicamente difficile territorio genovese, questa e-bike non solo si è dimostrata all’altezza della situazione ma è anche riuscita a regalare momenti di pura gioia per come sembrava in grado di capire il tracciato su cui si muoveva. La Brooklyn è una bici elettrica che vorrei tutti provassero perché credo sia in grado di fare comprendere cosa significa scegliere un modello di e-bike di qualità.

L’incredibile leggerezza della Brooklyn fa la differenza

Se siete abituati a guidare bici elettriche di fascia medio-bassa spero vi capiti di provare questa e-bike. La Brooklyn di Coboc è tutto un altro mondo, una bici di produzione tedesca che conquista alla prima pedalata grazie alla sua leggerezza e alla sua reattività intelligente. L’ho testata lungo le strade genovesi, fatte di ripide salite e altrettante discese, strade strette e fondi non propriamente uniformi: devo dire che non mi ha mai deluso, nemmeno con l’assistenza più bassa o in modalità muscolare. 


Torniamo però un attimo indietro, a quando l’ho vista uscire dalla scatola e sollevata per la prima volta:

 

“Ma quanto pesa?” chiedo, “Leggera, vero? Siamo sui 13 kg...”, “Compresa di batteria?!” replico ancora, “Sì, sì!”, mi rispondono. 


Non avevo mai guidato una e-bike peso piuma e, pur essendo convinto che sia questa la “qualità del futuro” per le bici elettriche, non pensavo potesse fare una simile differenza. La leggerezza della Brooklyn è palpabile ovunque, si vede nella sua progettazione essenziale (ma gradevole), si tocca con mano in elementi come la cinghia in carbonio o le pedivelle fresate in CNC. I cavi sono nascosti nel telaio di alluminio 6000 che ospita anche la batteria non rimovibile Li-ion (36V, 10,5A) alloggiata lungo il tubo obliquo. Poco sopra, sulla faccia inferiore del tubo orizzontale, c’è la presa per la ricarica e un tasto operativo da cui si comandano le funzioni della bici.

 

Articolo a cura di
Riccardo Asta
@Riccardo Asta

I LED e la connessione Bluetooth per comunicare con l’e-bike

Sulla faccia superiore della bici compaiono 5 LED che si illuminano in diversi modi, comunicando con l’utente in modo molto intuitivo:


un click del tasto e la Brooklyn si accende (LED verdi);
due click e si passa al livello di assistenza più basso (LED blu);
un altro click e l’e-bike si spegne. 

La parte elettrica è dotata inoltre di una connessione Bluetooth da cui, volendo, possiamo comandare e gestire la bici grazie all’app Coboc dedicata.

 

@Riccardo Asta

Quante modalità di guida offre la Brooklyn?

Personalmente, da amante delle marce, quando ho visto che si trattava di una singlespeed ci sono rimasto un po’ male. Scoprendo poi che i livelli di assistenza erano soltanto due non sapevo proprio cosa aspettarmi. In pratica la Brooklyn offre tre modalità di guida, una muscolare e due in PAS. Sarà dura farla circolare a Genova senza consumare un patrimonio di batteria, pensai. E invece no. Dopo una bella gonfiata agli pneumatici (larghi 50 mm su cerchi da 27,5″) e averci preso un po’ di confidenza, la bici mi ha subito smentito. Mi aspettavo in qualche modo di risentire della mancanza dei rapporti e di avvertire una pedalata poco piena che non potevo gestire, soprattutto in pianura. Il sistema Coboc Electric Drive però funziona così bene che riesce a uniformare la sensazione di guida lungo tutto il percorso. Nelle salite sentivo che il sensore di coppia lavorava benissimo, aiutandomi in modo intelligente per farmi restare all’interno di un certo range di sforzo. In pianura, dove il motore praticamente non serve, l’eventuale assistenza calava progressivamente seguendo il ritmo delle mie gambe. 

 

L’autonomia della batteria elettrica

Nonostante i dislivelli, le ripartenze in salita e momenti di deliberata pigrizia in cui il mio contributo era ininfluente, la batteria della Brooklyn ha retto benissimo e le due modalità di assistenza che temevo non bastassero erano in realtà più che sufficienti. Ma il bello è proprio questa sensazione di pedalata fluida e omogenea che comincia dalla spinta all’avvio dell’assistenza e prosegue anche quando si rallenta al minimo.  


A livello di autonomia possiamo tranquillamente coprire più di un centinaio di km se gestiamo bene il pacco batterie e, da quello che ho percepito, in territori pianeggianti possiamo pure fare di meglio. Con un po’ di buona volontà e in certi contesti è possibile ridurre le ricariche fino a raggiungere una cadenza quasi mensile nonostante un uso frequente. 

Il tasto di comando

L’unica pecca che posso dire di aver riscontrato è la posizione del pulsante lungo la parte inferiore del tubo orizzontale. Niente di grave, solo un po’ scomodo se siamo nel traffico e vogliamo passare da una modalità di assistenza (o non assistenza) all’altra perché dobbiamo staccare una mano dal manubrio e individuare il tasto. Di certo sarebbe molto più comodo avere i comandi sul manubrio, magari all’altezza del pollice. 

@Riccardo Asta

Perché scegliere Brooklyn di Coboc?

Ho provato la Brooklyn di Coboc in diverse condizioni e circostanze e, sarà l’estate, ma ogni volta mi divertivo così tanto che non volevo più scendere. Partivo dal mio appartamento, al quarto piano senza ascensore, con la e-bike sulla spalla e arrivavo in strada dove mi accoglieva prima una discesa e poi una lunga salita da cui mi immettevo nel caotico traffico della città. Dopo aver fatto i miei giri tornavo a casa praticamente senza aver sudato e, con di nuovo la mia bici in spalla, risalivo le scale per tornare al mio appartamento. Grazie a lei posso dire di aver provato una bici elettrica che abbatte davvero le barriere architettoniche, un aspetto da non sottovalutare soprattutto per chi abita in città.

 

@Riccardo Asta

In conclusione, si tratta di una e-bike disponibile in tre misure, S-M-L (io ho guidato la L), pensata prevalentemente per uso urbano ma anche per uscite di più ampio respiro, possibilmente sopra un fondo asfaltato. Grazie alla cinghia in carbonio richiede poca manutenzione ed è perfetta per chi cerca qualcosa di poco impegnativo in questo senso. 


La sua leggerezza e manovrabilità la rendono una scelta ideale per muoversi in un territorio complesso, denso di barriere architettoniche e dislivelli, perché la batteria e il sistema Coboc Electric Drive collaborano tra loro per ottimizzare le risorse energetiche. Con questo veicolo possiamo aumentare il raggio dei nostri spostamenti quotidiani e delle nostre gite fuori porta con la sicurezza di una spinta in più che integra il nostro contributo muscolare. Quello che, in poche parole, dovrebbe fare una e-bike.